Quel mese, che segna "lo spartiacque fra il calmo fluire dell'infanzia e l'accavallarsi furioso di nuove emozioni", è vissuto da un'adolescente alle prime esperienze. Ma alla sofferenza acuta d'essere spettatrice delle passioni di amici poco piú adulti si sostituisce la brusca consapevolezza che tutto il mondo intorno sta per cambiare. Se durante l' estate lo spettro del conflitto si mostra solo talvolta, negli occhi impassibili di una vipera o in una figura di "donna a metà" che striscia sui sentieri scarmigliata e berciante, a settembre l'equilibrio fittizio esplode. La compagnia si disgrega: chi torna in città, chi si arruola volontario nelle Brigate Nere, chi, ebreo, deve nascondersi, chi vende la vita degli altri per cinquemila lire in biglietti di piccolo taglio. E c'è chi decide "di vendicare quello che vedeva, tanto era infame" e, dopo aver radunato veloce tutto ciò che può tornargli utile per affrontare l'inverno alle porte, sale ancora piu in alto sulle montagne per "ridare l'onore perduto a parole come libertà e giustizia" Rosetta Loy affida il racconto a una memoria che "gioca strani tiri", a quel ricordare che con i volti, i gesti, le parole, le scelte morali dei singoli intesse la trama di una storia che è di tutti e di ognuno.